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Il respiro profondo e completo ci rilassa e guarisce

 

“Il respiro cosmico è il prana dell’universo; il prana è l’energia universale primordiale onnipervadente, definita anche forza/soffio vitale che infonde tutta la vita”

 

RESPIRO - MENTE - CORPO

Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato i benefici, sia emotivi che fisici, di una corretta respirazione, profonda e lenta. Il rallentamento del respiro, ha il potere di alleviare lo stress e migliorare l’umore, sfruttando l’influenza che il respiro ha sul modo in cui pensiamo, percepiamo i fattori (sia interni che esterni) e reagiamo. In un nuovo studio, i ricercatori della Stanford University School of Medicine e i loro colleghi hanno identificato una manciata di cellule nervose nel tronco encefalico che collegano la respirazione agli stati d’animo. Di conseguenza la respirazione risulta essere uno strumento a disposizione dell’essere umano per autoregolare le emozioni. 

La relazione tra respiro, corpo e cervello è nota sin dai tempi antichi. I testi di yoga affermano: “mentre il respiro si muove, la mente si muove; l’uno riflette l’altro”. Anche se i rishi (i saggi dell’antica India) non avevano le prove scientifiche moderne, gli innegabili benefici curativi erano chiaramente noti. Nella tradizione yogica, si dice che il respiro sia il ponte tra il corpo e la mente e che regolando il respiro possiamo influenzare direttamente il nostro stato fisico e mentale. 

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Come spiegò C.C. Chang, uno dei più illustri studiosi di buddismo, “la mente e il prana (Vento rLung, energia psichica, forza vitale) sono due aspetti di un’unica entità e non dovrebbero mai essere trattati come due cose separate: la mente è ciò che è consapevole; il prana è l’energia attiva che fornisce il sostegno a questa consapevolezza”.


PRANAYAMA

La pratica del Pranayama - Pranayama deriva dalle parole sanscrite “prana” = soffio vitale, forza vitale o respiro e la parola “ayama” che significa estensione o controllo - è un’antica pratica yogica che implica il controllo e la regolazione del respiro. Tramandata per migliaia di anni come disciplina spirituale, si ritiene che sia uno degli strumenti più potenti e preziosi per coltivare il benessere fisico, mentale e spirituale.

La ricerca ha dimostrato che il Pranayama può aiutare a regolare il sistema nervoso autonomo e aumentare anche la produzione di ossido nitrico, una molecola che svolge un ruolo cruciale nel promuovere la salute cardiovascolare e prevenire sia infarti che ictus. L’ossido nitrico è un vasodilatatore, ovvero rilassa e allarga i vasi sanguigni, consentendo un migliore flusso sanguigno e un maggiore apporto di ossigeno ai tessuti e agli organi del corpo. 

Controllando e regolando il respiro, possiamo influenzare direttamente i nostri stati fisici e mentali, attingendo a un senso più profondo di rilassamento e pace interiore.

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RESPIRO LENTO 

Molte persone vivono costantemente “di corsa” come se avessero sempre fretta nella loro vita quotidiana e di riflesso anche la loro respirazione è più veloce del dovuto. Il respiro breve raggiunge solamente i lobi superiori dei polmoni, innescando ormoni dello stress che portano a una risposta di lotta o fuga; sebbene la respirazione toracica - superficiale, rapida e irregolare - sia ormai diventata naturale e involontaria per la maggior parte delle persone, essa è in realtà parte della “sindrome di lotta o fuga”. Persino le situazioni più banali, in cui ci si sente “un po’ minacciati”, possono attivare questa risposta nel sistema nervoso. 

“Si tende a trattenere il respiro proprio nel momento in cui dovremmo respirare profondamente!”

Respirare lentamente invece, può aiutare a riportare il sistema nervoso autonomo in equilibrio, passando dalla modalità simpatica “combatti e fuggi” a quella parasimpatica “riposa e digerisci”. Il respiro lento, lungo e profondo penetra fino ai lobi inferiori dei polmoni, rilassando sia la mente che il corpo innescando un processo naturale di guarigione

Un recente studio ha dichiarato che praticare anche solo cinque minuti di esercizi di respirazione al giorno, per circa un mese, potrebbe ridurre la frequenza respiratoria in modo significativo, migliorare l’umore e attenuare l’ansia e la depressione. 

RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA

La respirazione diaframmatica è uno degli aspetti più importanti del controllo del respiro ed è la base della pratica del Pranayama. Nonostante sia semplice e di grande beneficio, l’abitudine a praticarla va coltivata consapevolmente prima che possa diventare automatica. Praticare per cinque o dieci minuti di seguito un paio di volte al giorno (mattino e sera ad esempio) può essere molto utile. Una volta acquisita dimestichezza, andrebbe coltivata l’abitudine di una respirazione armoniosa e ritmica insieme alla respirazione diaframmatica. Vediamo come si esegue:

  1. distenditi... rilassati e concentra l’attenzione sulla tua pancia

  2. metti una mano sulla pancia e una sul petto e inizia a respirare: l’obiettivo è far alzare la mano poggiata sulla pancia mentre quella posizionata sul petto deve restare ferma

  3. inspira dal naso e osserva la pancia riempirsi di aria, poi espiri lentamente... la mano sul petto serve per fare in modo che il petto non si alzi

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Allenando la consapevolezza del respiro impariamo a rilassarci e a rimanere più a lungo in questo stato di quiete, concentrati e meno sopraffatti da tutto quello che accade nella vita. La respirazione diaframmatica è una delle pratiche yogiche più semplici e al tempo stesso uno dei rimedi naturali più potenti.


Cinque qualità della respirazione diaframmatica:

  1. Respiro profondo: rilassa la tensione addominale e lascia che il respiro scorra profondamente.

  2. Respiro fluido: il respiro scorre senza scatti.

  3. Respiro pari: inspirazione ed espirazione hanno la stessa durata.

  4. Respiro senza suono: come se annusassi un fiore.

  5. Respiro senza pausa: l'inspirazione è attiva mentre l'espirazione è passiva, come un’onda, i respiri si susseguono fluendo senza pausa.


DIVERSI SCHEMI DI RESPIRAZIONE

Alleniamo la consapevolezza del respiro. Ogni esercizio si svolge respirando dal naso!

Respirazione quadrata: prevede lo stesso tempo d’inspirazione, pausa a polmoni pieni, espirazione e pausa a polmoni vuoti, con ogni fase della durata di tre o quattro secondi.

Respirazione quattro-sette-otto: prolunga la durata, inspira per quattro secondi, trattieni il respiro per sette ed espira per otto secondi.

Sospiro ciclico: inspira lentamente, ti fermi un istante e poi inspiri nuovamente fino a riempire completamente i polmoni; un attimo di pausa a polmoni pieni e poi espira lentamente.

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Respirare in modo corretto, profondo e completo, aumenta la forza vitale attraverso l’ossido nitrico e l’attivazione del sistema nervoso parasimpatico, che a sua volta consente al corpo di rilassarsi e attivare un processo di auto-guarigione; in buona sostanza maggiore benessere e felicità!


Chiara Tansini 02/2025